Perché un lavoro dedicato ai mulini
La spiegazione di una parte del sito dedicata ai mulini è dovuta al fatto che il mulino si trovava sempre in luogo isolato, quindi nell’immaginario in mezzo alla natura, immerso nel verde con l’acqua di qualche canale che l’alimentava. Eppure era un punto di riferimento per molte persone. Nella vita agreste di un tempo la farina veniva lavorata al mulino perché spesso il pane era fatto in casa, per esempio in cascina. Inoltre il mulino è un’invenzione che era totalmente naturale “sostenibile” si direbbe oggi. Adesso stiamo lottando contro l’inquinamento e lo stress quotidiano, il motore a scoppio e l’eccessivo uso di carburanti fossili inquina le nostre città, provoca malattie respiratorie e cardiovascolari. Ecco quindi la necessità di rendere vivibili le città, magari migliorando i servizi raggiungibili facilmente anche a piedi.
Lo sviluppo della tecnologia viaggia di pari passo con la maggior velocità di lavoro ma anche con una rinuncia di una migliore vivibilità, soprattutto in città. Si vuole tornare a renderle migliori, a misura d’uomo con piste ciclabili e bike sharing. Questo deve essere un inizio per una vita meno frenetica, senza rimanere imbottigliati in un traffico caotico e isterico. Riscoprire la vita dalle piccole cose quotidiane.
Quando le energie per lavorare erano solo quelle umane o animali, erano l’uomo, i buoi o nel migliore dei casi i cavalli ad esercitare la forza necessaria. Le uniche forze per lavorare erano quindi quelle naturali. Se il vento faceva gonfiare le vele per attraversare il mare, serviva anche qualcosa per aiutare l’uomo sulla terra ferma. E’ così che sono stati inventati i mulini. I mulini più antichi risalgono al 1200 in Italia e sono di diverso tipo: In Nord Europa si sono sviluppati i mulini a vento; in Italia, in particolare al nord hanno avuto maggiore diffusione quelli ad acqua, mentre al sud, in Sicilia che ho avuto modo di visitare, sono diffusi i mulini a vento, in particolare per la lavorazione del sale, per esempio per le Saline di Trapani.
La funzione e il funzionamento dei mulini ad acqua
I mulini ad acqua lavoravano grazie all’acqua che giungeva alla ruota verticale del mulino, azionava un sistema di ruote dentate che facevano muovere una Macina che in base alla regolazione cambiava il tipo di lavorazione del prodotto. Solitamente i materiali lavorati erano i cereali e la farina. Il lavoro era svolto dal mugnaio che si occupava del lavoro e della manutenzione del mulino.
Al nord sono molteplici i mulini: dal Veneto al pavese, dal Sud Milano al Parco Lambro al mulino più famoso di Milano, Molino Dorino nonché importante fermata della Metropolitana M1. Sono inserite in questa raccolta anche le saline di Trapani. Oggi è molto importante l’energia pulita, per questo motivo hanno avuto diffusione le pale eoliche che vanno dal Nord al Sud d’Italia.
Trovate alcune foto di mulini dalla Lombardia alla Sicilia, per meglio capire quanto scritto di sopra.
Buon viaggio.
Roberto